Gli Igala abitano la riva sinistra del fiume Niger, a sud della sua confluenza con il Benue, nella Nigeria
centrale.
Poiché gli Igala sono stanziati vicino alla confluenza di due dei corsi d'acqua più importanti
dell'Africa occidentale, i fiumi Niger e Benue, la loro arte, cultura e storia hanno interagito non solo con i loro vicini immediati, gli Igbo e gli Idoma, ma con popoli più distanti come i popoli Jukun, Yoruba ed Edo del Regno del Benin. Di conseguenza, la popolazione Igala è composta da clan etnicamente diversi che conservano le loro origini storiche. All'interno
del territorio degli Igala, tuttavia, la popolazione parla la stessa lingua ed esibisce tratti culturali simili. Nel tempo, gli Igala occidentali hanno sviluppato un complesso artistico
altamente evoluto di maschere ed altri oggetti scolpiti, per rappresentare il rapporto spirituale tra i membri viventi della comunità e gli antenati. Le maschere sono un'espressione del culto
degli antenati e una rappresentazione fisica di figure di antenati sia collettive che individuali.
Tra le più importanti celebrazioni degli Igala dove sono presenti maschere dobbiamo citare il
complesso di maschere conosciute come Egwu-Ata dove Ata indica il re e quindi traducibile come "maschere del re". In questa etnia infatti si distinguono le maschere legate
al potere reale dalle altre, chiamate genericamente Ibaji. Le prime sono costituite da nove tipologie di maschere ad elmo, indossate sopra la testa, che appartenevano ad Ata, al re di
Idah, capitale del Regno degli Igala. Sette di queste maschere si distinguono per l'inserzione di semi di Abrus precatorius negli elementi decorativi della maschera.
La maschera rappresentata sopra è simile a una delle maschere Egwu-Ata conosciute come
odumado.
Maschere simili a questo esempio
sono scolpite e gestite dal clan Orata, un gruppo di alto rango originato dai membri dell'etnia Akpoto, popolazione indigena autoctona prima dell'arrivo degli Igala. Gli
Akpoto sembrano essersi espansi verso nord dal Bacino del fiume Cross, forse intorno al 1400. Hanno interagito ampiamente nel corso dei secoli con altre culture tra cui quelle del Regno del
Benin, l'Igbo e i Tiv. Il tipo di maschera odumado rappresenta la popolazione Akpoto ed è un simbolo dell'era dinastica degli Akpoto entrati poi nella sfera politica degi Igala.
Odumado è particolarmente importante durante il festival Ocho, una celebrazione annuale del "New Yam Harvest" in cui si svolgono la pulizia del suolo, il riconoscimento dei diritti della
terra, la ricostruzione delle relazioni sociopolitiche e il collegamento tra la monarchia e la popolazione indigena . Odumado appare durante la prima fase di questo festival, che celebra
gli Akpoto come i proprietari originali della terra.
Tra gli Igala sono conosciute
altre due maschere a casco: Ugbodu Achadu appartenente all'Achadu, capo dei sostituti del Re di Idah e quella conosciuta come Egwu Agba (dallo yoruba Agba
traducibile come "anziano) prodotta a Ibaji, regione che si affaccia sul mare a sud di Idah che veniva utilizzata in importanti celebrazioni come l'Akwu, la parte finale di un rito funerario che
decretava la fine del lutto.