Tabwa, anche scritto Taabwa, sono conosciuti anche come Rungu o Lungu, un popolo che vive principalmente sulle rive sud-occidentali del lago Tanganica, sugli alti altipiani erbosi del massiccio del Marungu nell'estremo sud-est della RDC. Alcuni vivono anche nello Zambia nord-orientale e lungo il fiume Luapula. I Tabwa parlano una lingua bantu strettamente imparentata con quelle dei vicini Bemba dello Zambia e dei Luba del Congo. Osservano la discendenza matrilineare e hanno diversi clan e molti sottoclan, ognuno con provenienze storiche indipendenti e molti con dialetti diversi. Le vecchie mappe etnografiche rappresentano queste come "tribù" separate e l'unità sentita nei tempi moderni è un prodotto della politica coloniale.
Storicamente hanno vissuto sotto la dominazione dei Luba e sembra che il verbo "tabwa" nella lingua Luba significhi "essere legato" riferendosi alla pratica di porre in schiavitù questa etnia che ha raggiunto la piena indipendenza nel 19mo secolo.
L'organizzazione sociale vede al vertice dei capi stregone che governano su capi villaggio e capi famiglia e il cui potere è controbilanciato dalle società maschili, create sul prototipo di quelle Luba e di quelle femminili, influenzate dai modelli dell'est Africa.
Maschera elmo utilizzate durante i rituali di fertilità. Nonostante l'aspetto pesante e maschile di questa maschera, in realtà rappresenta una donna. I Tabwa usano due tipi di maschere per elmetti nei loro rituali di fertilità, uno è presentato qui e l'altro (vedi sotto) è un bufalo maschio. Le maschere femminili per elmetti sono conosciute con il nome di Musangwe e rappresentano un antenato femminile che contribuisce ai rituali della fertilità e che è legato alla promiscuità sessuale. Le conchiglie cauri incastonate negli occhi evidenziano davvero l'aspetto fertile di questa maschera poiché rappresentano una lunga tradizione di simbolizzazione all'interno di molte tradizioni africane.
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